La Flai presenta oggi (13 maggio) il terzo rapporto Agromafie e caporalato, a cura dell’Osservatorio Placido Rizzotto. Anche con questa edizione il sindacato dell’agroalimentare Cgil ha indagato e fotografato in modo puntuale e scientifico il fenomeno dello sfruttamento del lavoro in agricoltura e in altri settori dell’agroalimentare. Dati sulla filiera dell’illegalità, sullo sfruttamento, sui costi economici e sociali del caporalato sono il cuore del rapporto di quest’anno.

Nella pubblicazione trovano ampio spazio le storie di lavoratori e lavoratrici che hanno vissuto sulla propria pelle il costo di un incrocio tra domanda e offerta di lavoro, che significa mercato delle braccia gestito dai caporali e commissionato da aziende senza scrupoli. Non solo. Il rapporto contiene uno sguardo sul mondo – con focus specifici su Francia, Spagna e California –, l’inedita confessione di Francis, un caporale pentito, storie di denuncia, oltre alle testimonianze di come il sindacato, a tutti i livelli, abbia intrapreso azioni di contrasto al fenomeno: dall’operatività del sindacato di strada alle proposte di legge regionali, alla Rete per il lavoro agricolo di qualità, per arrivare al ddl contro il caporalato, di cui la Flai chiede rapida approvazione.

I lavori saranno introdotti da Ivana Galli, segretaria generale della Flai. Seguirà la presentazione dei principali dati del rapporto, con Roberto Iovino e Francesco Carchedi (per l’osservatorio Placido Rizzotto); le testimonianze di braccianti agricoli; gli interventi di Maria Grazia Giammarinaro, rapporteur Onu sul traffico di esseri umani, Enrico Pugliese, direttore Irpps-Cnr, Claudio Fava, vicepresidente commissione Antimafia. Nel corso dell’iniziativa di presentazione è previsto l’intervento del ministro del Mipaaf Maurizio Martina, mentre i lavori saranno conclusi da Susanna Camusso, segretario generale della Cgil.