Sono circa 60mila i ferrovieri che da domani, 24 novembre, e fino al 27 novembre, saranno chiamati al voto su tutto il territorio nazionale per eleggere 1295 delegati Rsu (Rappresentanze sindacali unitarie) e 473 Rls (rappresentati dei lavoratori per la sicurezza). In Toscana sono circa 6mila gli aventi diritto al voto che dovranno eleggere 125 delegati Rsu e 46 delegati Rls. E ieri, oltre 100 candidati Filt Cgil si sono ritrovati a Firenze nei locali della Camera del lavoro in Borgo de' Greci. Una occasione per conoscersi e per confrontarsi per meglio affrontare i pochi giorni che mancano a questo appuntamento e che arriva ben 11 anni dopo l'ultimo rinnovo. La Filt Cgil in Toscana ha presentato liste in 31collegi, complessivamente sono sono in corsa 137 candidati Rsu e 54 candidati Rls.

" Votare e scegliere i delegati dai luoghi di lavoro significa voler migliorare il lavoro, le condizioni di lavoro ed anche il sindacato”afferma Marco Chellini, segretario regionale Filt, introducendo i lavori dell'assemblea. “Un voto agli uomini e alle donne della Cgil – ha continuato – significa scegliere chi conosce il lavoro nelle ferrovie pretendendo che esso sia rispettato e valorizzato. Significa anche la certezza che saranno impegnati con determinazione a costruire, con l'azione sindacale, una nuova unità fra i lavoratori. In questi pochi giorni che mancano all'apertura dei seggi dobbiamo sviluppare il massimo dello sforzo per portare al voto il maggior numero possibile di ferrovieri. Un'alta partecipazione al voto e un'alta percentuale di voti alla Cgil, infatti, sposterà i rapporti di forza nelle aziende del Gruppo, e potrà dare una spinta decisiva al cambiamento ed al miglioramento delle condizioni di lavoro dei lavoratori"

Il saluto della Cgil Toscana ai candidati è stato portato dalla segretaria generale Dalida Angelini. Grazie per avere scelto di impegnarvi con la Cgil, ha detto intervenendo, grazie per la vostra disponibilità a mettervi al servizio dei vostri colleghi di lavoro. Una scelta niente affatto scontata nel tempo in cui molti, troppi, pensano che il sindacato sia una cosa inutile, ferrovecchio da mettere da parte.Il rinnovo delle Rsu e dei Rls che arriva a 11 anni di distanza dall'ultimo e che vi vede protagonisti è un grande momento democratico il cui significato va ben oltre la rinnovazione della rappresentanza, ha continuato, è inoltre una splendida occasione per rimettere al centro dell'agenda politica il lavoro e i suoi problemi. Per uscire dalla crisi deve ripartire il lavoro, un lavoro di qualità che porta con se i diritti dei lavoratori, non usciremo dalla crisi senza abbattere la precarietà che induce insicurezza. La Cgil con la sua conferenza d'organizzazione, ha concluso Angelini, ha spostato il baricentro della propria azione sulla contrattazione, in direzione dei territori e dei luoghi di lavoro, in una parola verso le rappresentanze di base, lo eravate già e sempre più sarete il motore della Cgil, buon lavoro e tanti successi personali e collettivi.