Bene l’incremento dei controlli, anche contro il terrorismo, sui treni europei, ma “la soppressione di oltre 70 posti di polizia ferroviaria e di 3 sottosezioni su tutto il territorio nazionale va nettamente in controtendenza con una simile quanto auspicata esigenza tesa a garantire una maggiore sicurezza sui treni e nelle stazioni ferroviarie”. Ad affermarlo è Daniele Tissone, segretario generale del Silp Cgil, all’indomani della decisione dei ministri degli Interni e dei Trasporti di nove paesi europei, riuniti a Parigi per discutere della sicurezza dei treni dopo l'attacco terroristico sventato sul treno Amsterdam-Parigi, di intensificare i controlli su persone e bagagli utilizzando pattuglie miste sui treni transfrontalieri.

Una decisione, “di buon auspicio per la sicurezza dei convogli e delle persone che viaggiano”, sottolinea Tissone, ma che cozza evidentemente con i tagli alla sicurezza ferroviaria in Italia. “A breve - ricorda Tissone - si procederà con la chiusura di circa una dozzina di uffici che, da diversi anni, non sono mai stati adeguatamente implementati con l'invio di operatori".

"Una simile scelta nasce, gioco-forza, dalla scarsa immissione di personale presso la specialità della Polizia di Stato che, fin dal 1945 e con poco più di 4.500 unità si occupa di ordine pubblico, controllo di mezzi e infrastrutture nonché di indagini e della repressione dei reati in ambito ferroviario", sottolinea Tissone.

"Adempiere a quanto deciso a livello europeo comporta l'inversione dell'attuale rotta fatta di tagli e di soppressioni. Serve, pertanto - ammonisce Tissone - una politica di investimenti sulla sicurezza, magari anche attraverso una mirata presenza sul territorio, ma senza mai perdere di vista l'obiettivo che è quello di presidiare scali  ferroviari e treni sensibili anche attraverso l'aiuto e la collaborazione di forze sussidiare che, lo ricordiamo, non potranno mai sostituirsi a chi svolge il ruolo della Polfer".

"Garantire un organico sufficiente alla specialità attraverso nuove assunzioni e con un serio ripianamento di Sezioni e Posti Polfer - conclude Tissone - è, al momento, l'unica strada che porterà, senza ombra di dubbio, a risultati concreti sul versante della sicurezza terrestre in stazioni come a bordo dei treni".