I dazi e l’imperterrita crisi dell’automotive continuano a portare brutte notizie nel campo dell’occupazione in Valle d’Aosta e se l’allarme per una situazione che non sembra migliorare, ma che anzi avanza inesorabilmente, arriva dalla Cogne Acciai Speciali, c’è sicuramente da preoccuparsi. Se da aprile a giugno a non essere stati confermati sono stati 9 contratti a tempo determinato, ora il numero lievita. Saranno, purtroppo, altri 35 i tempi determinati a non essere rinnovati. Una doccia non fredda, gelida, per i sindacati metalmeccanici valdostani che in questi mesi sono impegnati in riunioni con i vertici della Cogne Acciai Speciali e con i lavoratori. 

Alla Cogne Acciai Speciali, tempi determinati non rinnovati e blocco degli investimenti 

“La situazione non migliora – dicono i sindacati –, anzi, ogni riunione con il management si conclude con l’amaro in bocca per le notizie che ci vengono comunicate. Il contesto purtroppo non è positivo neanche nelle altre aziende metalmeccaniche della Valle d’Aosta, ma la Cogne Acciai Speciali è l’unico stabilimento siderurgico della nostra regione intorno a cui ruotano 1500 lavoratori e la preoccupazione sul futuro di questa azienda, e inevitabilmente dei lavoratori, aumenta. E se alla mancata riconferma dei contratti a tempo determinati si aggiunge il blocco degli investimenti già programmati per quest’anno, la preoccupazione cresce”.

Leggi anche

Sindacati: “Ci vuole un piano industriale strutturato”

“È necessario – sottolineano i sindacati – che tutti inizino a pensare seriamente a un piano industriale strutturato e che risponda in primis alle esigenze dei lavoratori, perché se malauguratamente continuasse questa emorragia di tagli del personale (ora i contratti a termine e domani chi lo sa a chi potrebbe toccare), non vorremmo neanche ipotizzare altre conseguenze ancora più allarmanti”.

“Prima di tutto vengono le persone, quindi i lavoratori e le lavoratrici”

“Non vogliamo creare allarmismi, sia chiaro – proseguono i sindacati –, ma la situazione non è per niente idilliaca e non vorremmo continuare a dover parlare di tagli su tagli, perché a furia di tagliare la coperta diventa sempre più corta e a pagare il prezzo più alto saranno le lavoratrici e i lavoratori. Vorremmo evitare situazioni spiacevoli, mettendo in campo tutte le forze a nostra disposizione, perché da soli diventa difficile, se non impossibile, trovare una soluzione che sia giusta ed equa per tutte le lavoratrici e i lavoratori”. In conclusione, affermano i sindacati metalmeccanici, “capiamo le esigenze legate al guadagno e al mercato da parte della Cogne Acciai Speciali, ma su una cosa non trascendiamo e cioè che prima di tutto vengono le persone, quindi i lavoratori e le lavoratrici”.

Leggi anche