Con l’arrivo dell’estate aumentano i lavoratori nel settore del turismo che, secondo le stime, passano da 900mila a 1 milione e 400mila circa, e per molti di loro è difficile riuscire a districarsi tra le differenti forme contrattuali e comprendere il limite tra regolarità e irregolarità. Orari di lavoro, salario, ammortizzatori sociali: il mondo del lavoro non è sempre facile da decifrare, viste anche le tante modifiche legislative degli ultimi anni. Figuriamoci quanto può essere difficile entrare nel “mondo del lavoro stagionale”.

Il Jobs Act ha mantenuto in vita i voucher, che rappresentano ormai la certificazione della precarietà nel turismo, avendo da tempo scalzato nella classifica delle forme di assunzione "border line" il lavoro a chiamata. Secondo i dati Inps, su un totale di 69 milioni di voucher venduti nel 2014 (+ 69% rispetto al 2013), quelli del turismo sono stati 11 milioni, più che raddoppiati rispetto al 2013 (quando furono poco meno di 5 milioni). Il peso del turismo sul totale dei voucher venduti è passato dal 6,5% del 2011 al 16% nel 2014.

A ciò si aggiunga che la riforma del lavoro ha introdotto la Naspi, che peggiorerà negli anni il sostegno al reddito nei periodi di disoccupazione per quasi 300mila addetti.

“Il Governo - commenta Cristian Sesena, segretario nazionale della Filcams Cgil - in sostanza continua ad agire dequalificando il lavoro, incapace di comprendere che un lavoro senza qualità può solo portare ad una offerta senza qualità e quindi senza attrattiva in un mercato globale sempre più concorrenziale”.

La Filcams Cgil, il sindacato del settore, si è attivata sui territori per informare e supportare i lavoratori, e rispondere a domande e dubbi: per questo ha avviato la campagna di comunicazione e informazione "Inizia una nuova stagione: quella dei diritti". L’obiettivo è quello di lanciare un messaggio opposto (e di speranza) rispetto a una realtà, quella del lavoro stagionale, che rischia di vedere la soglia delle proprie tutele abbassarsi ulteriormente per effetto anche dei recenti cambiamenti normativi.

Informarsi sui propri diritti vuol dire essere consapevoli, per affrontare il proprio rapporto di lavoro. Ci sono diritti e doveri del lavoratore, ma anche obblighi del datore di lavoro: vanno conosciuti per difendersi dagli abusi e non cadere nel circolo vizioso della irregolarità.


Le previsioni per la stagione turistica

Tra l’altro, dopo aver ufficialmente chiuso il 2014 come una delle stagioni turistiche più negative, le previsioni per il 2015 mostrano più fiducia. I primi sondaggi diffusi dalle associazioni di categoria sembrano volgere al positivo, come spiega il report periodico sul turismo del Centro Studi Filcams e realizzato da SL&A turismo e territorio.

Sono 30 milioni gli italiani che hanno deciso di andare in vacanza durante l’estate 2015, secondo l’analisi della Coldiretti/Ixè, che evidenzia un aumento dell’8% rispetto allo scorso anno; anche se il 16% degli italiani dichiara di spendere di meno, ben il 14% degli italiani in vacanza parte a giugno, per motivi di prezzo, e la durata delle vacanze degli italiani, tra quelli che hanno già deciso, dovrebbe essere più breve. Dati che potrebbero ripercuotersi positivamente sull'occupazione determinandone una crescita.

“L’obiettivo della Filcams - prosegue Sesena - è quello di combattere ogni forma di lavoro nero, ma anche individuare quella zona 'grigia' che nasconde irregolarità: buste paga con orari fittizi, inquadramenti contrattuali diversi dalla mansione svolta, e tante altre piccole violazioni che pongono il lavoratore, in questo momento di difficoltà, sotto ricatto accettando condizioni inaccettabili pur di lavorare".