I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil e di Filcams, Fisascat, Uiltrasporti chiedono la convocazione urgente del tavolo governativo, previsto dalla Legge di Stabilità, per la tutela occupazionale di 24.000 lavoratrici e lavoratori degli appalti di pulizia di scuole.

"La situazione degli appalti di pulizia e servizi ausiliari negli istituti scolastici – stigmatizzano i sindacati – ha raggiunto livelli gravissimi ed insostenibili. Il tavolo governativo di confronto, stabilito dalla legge di Stabilità del dicembre 2013, che prevedeva di individuare entro il 31 gennaio, le soluzioni normative o amministrative ai problemi occupazionali connessi alla successiva utilizzazione delle suddette convenzioni, di fatto, dopo l’ultima riunione svoltasi il 28 gennaio, ha subito, da parte governativa, dei ministeri e delle istituzioni coinvolte, un’inspiegabile e ingiustificata interruzione".

Nell’ultimo incontro, le organizzazioni sindacali, avevano presentato un documento propositivo per poter discutere ed individuare una soluzione, che non ha ottenuto nessun riscontro da parte della compagine governativa e dei soggetti istituzionali coinvolti; i quali, tra l’altro si erano assunti l’impegno di riconvocare le parti prima della scadenza del 31 gennaio come stabilito dalla norma. Per questi motivi, il 4 febbraio i segretari generali confederali e di categoria hanno scritto al Presidente del Consiglio e ai ministeri dell’Istruzione, del Lavoro e dell’Economia per chiedere di riconvocare urgentemente il tavolo governativo, denunciando il venir meno degli impegni assunti e a fronte di una situazione ormai insostenibile.

"La mancata convocazione – continuano i sindacati – e, soprattutto, l’assenza delle soluzioni stabilite dalla legge di stabilità, non solo costituiscono precise violazioni delle norme, ma rischiano di creare conseguenze gravissime sui lavoratori, sul servizio e sugli istituti scolastici stessi", osservano ancora i sindacati, che denunciano il grave stato di tensione sociale che si stà generando tra i lavoratori occupati, spesso sostenuti dalle famiglie degli alunni, tutti fortemente preoccupati per quanto accadrà dal 1° marzo, cioè al termine della proroga degli appalti previsto dalla legge di stabilità. Nei territori e nelle istituzioni scolastiche si registra ogni giorno un incremento di iniziative di mobilitazione e di protesta alle quali il Governo, per coerenza con le norme approvate, deve una risposta".

Nei prossimi giorni Filcams, Fisascat e Uiltrasporti, unitamente a Cgil, Cisl e Uil, a fronte del permanere del silenzio governativo annunceranno ulteriori iniziative di mobilitazione su tutto il territorio nazionale.