Chiudere. Chiudere senza perdere tempo. La scelta, l’ennesima in questa direzione, dovrebbe riguardare adesso anche l’ospedale di Agropoli, località di mare del Cilento.

“È una decisione profondamente sbagliata – commenta Franco Tavella, segretario generale della Cgil Campania –. Basterebbe un minimo di buon senso per capire che un’iniziativa di questo genere non può essere messa in campo quando migliaia di turisti si apprestano a frequentare le spiagge di Agropoli e del Cilento”.

“Bene fa il sindaco di Agropoli – aggiunge il dirigente Cgil – a chiedere una sospensione della decisione per poter poi avviare la riorganizzazione in una stagione non caratterizzata dai flussi turistici. In ogni caso occorre garantire, in particolare in questa fase, tutti i servizi offerti dal pronto soccorso, coprendo quindi anche le richieste di urgenza che provengono dai cittadini”.

“Si sospenda quindi al momento la decisione presa – conclude Tavella –, si ristabilisca un dialogo fecondo con le istituzioni territoriali, in primo luogo con i sindaci cilentani, e si giunga a una riorganizzazione condivisa dell’ospedale”.