Sciopero, domani, per i lavoratori della Sofiter, e presidio sotto il ministero dell’Agricoltura.  L’azienda informatica, che impiega a Roma 150 lavoratori altamente professionalizzati, svolge da oltre venti anni un ruolo strategico nell’erogazione degli aiuti comunitari in ambito agricolo-zootecnico. La sua attività in particolare è dedicata alla realizzazione e all’evoluzione del sistema informativo agricolo nazionale (Sian).

Un'azienda così interessante e strategica da essere acquistata recentemente da una nuova proprietà (la Kgs). Solo che la nuova direzione aziendale ha deciso di mettere tutti i 150 lavoratori di Sofiter in cassa integrazione guadagni, dichiarando di avere problemi di liquidità, a causa di un taglio del 50% dell'importo del contratto che da anni lega l'azienda, tramite l'ente Sin (Sistema informativo nazionale per lo sviluppo dell'agricoltura), al ministero dell'Agricoltura. L’azienda ha rifiutato qualsiasi misura integrativa di sostegno al reddito dei lavoratori e anche un contratto di solidarietà che avrebbe certamente salvaguardato meglio il reddito delle loro famiglie. In pratica, ha deciso di far ricadere le proprie difficoltà contingenti interamente sui lavoratori, i quali, peraltro, con grande senso di responsabilità e per non interrompere il servizio, arrivano a prestare la propria attività anche fuori dall'orario di lavoro e senza retribuzione.

Di qui la decisione di scioperare domani, con un presidio sotto la sede di Sin e Agea presso il ministero dell’agricoltura di via Salandra 13 a Roma.