La Cgil di Roma e Lazio non firma la proposta lanciata dal sindaco di Roma Gianni Alemanno di una tregua natalizia per i cortei nella capitale. L'intesa, che prevede una moratoria delle manifestazioni dal 12 dicembre al 12 gennaio è stata siglata dal Comune con le altre organizzazioni sindacali.

"Sospendere le manifestazioni per le festività natalizie non significa sospendere i problemi. E finché tali problemi persisteranno, la Cgil sarà a fianco dei lavoratori, soprattutto in un momento come questo, in cui il peggioramento della situazione economica e sociale di Roma e dell'intera regione è sotto gli occhi di tutti", spiegano il responsabile del dipartimento di organizzazione Cgil Nazionale Marco Di Luccio, e il segretario generale della Cgil di Roma e Lazio, Claudio Di Berardino.

"A Natale siamo tutti più buoni
, dice il sindaco invitando alla moratoria. Ma la sua - osservano gli esponenti della Cgil - è soltanto un'operazione mediatica: il tentativo di addossare ai lavoratori che portano in piazza le loro sofferenze, e al sindacato, i problemi irrisolti della mobilità cittadina".

"Un gioco scorretto
, di parte, un gioco che non ci piace, quello di Alemanno - continuano - Sostenuto in questo da certa stampa cittadina che gonfia le cifre parlando di un numero spropositato di manifestazioni fatte nel 2009. In realtà i sindacati hanno organizzato nel corso di quest'anno al massimo una quindicina di manifestazioni. Per questi motivi la Cgil nazionale e la Cgil di Roma e Lazio non hanno aderito alla richiesta di sospensione proposta dal prefetto, di cui peraltro abbiamo apprezzato e continuiamo ad apprezzare la paziente e meritoria opera di mediazione fra le parti".