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Un netto cambio di passo nelle politiche sanitarie della Regione: è quanto chiedono i sindacati dei pensionati Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil della Sardegna, che giovedì 2 luglio paleseranno il loro dissenso con un presidio a Cagliari, dalle ore 10 alle 12, davanti al Consiglio regionale (in via Roma), con l’obiettivo di sollecitare interventi urgenti.
“I problemi generati dall’epidemia da Covid-19 hanno aggravato una situazione già preoccupante”, spiegano i segretari regionali Marco Grecu (Spi), Alberto Farina (Fnp) e Rinaldo Mereu (Uilp), sottolineando “le lunghissime liste di attesa che, senza un adeguato piano di intervento, rischiano di provocare ulteriori danni alla salute dei cittadini”. Le categorie denunciano il sostanziale blocco della generalità delle attività sanitarie, specialistiche, ambulatoriali, delle cure per il Parkinson, delle terapie oncologiche, malattie cardiovascolari e degli interventi chirurgici.
I sindacati chiedono anche di essere coinvolti nella discussione sulla riforma sanitaria avviata in Consiglio regionale. Tre le priorità che vorrebbero portare all’attenzione della Commissione: il miglioramento della rete ospedaliera, anche per evitare la mobilità passiva che tanto incide sulla spesa sanitaria regionale; la definizione di misure rivolte alla salute degli anziani che necessitano di controlli continui e di accertamenti diagnostici e terapeutici; investimenti nella medicina di prevenzione, con l’assunzione di medici, infermieri, assistenti sociali, per migliorare l’operatività della rete socio-sanitaria territoriale e l’assistenza domiciliare.