In Sicilia negato il diritto allo studio dei disabili gravi. A denunciarlo sono la Cgil e le categorie Flc e Funzione pubblica regionali, rilevando che nell’isola “non c'è ancora soluzione per l'assistenza igienico-sanitaria degli alunni disabili gravi non autosufficienti che così non potranno frequentare le lezioni, vedendosi negato il diritto allo studio, mentre un migliaio di operatori formati per lo scopo restano senza lavoro”.

Il sindacato punta il dito sul “rimpallo di responsabilità tra gli assessorati che chiamano in causa anche le ex province, mentre il problema resta irrisolto”.  Negli anni passati questo servizio è stato svolto da operatori di cooperative che avevano frequentato una formazione specifica di 900 ore: “Oggi si vorrebbe affidare il compito agli Ata che hanno svolto solo 40 ore di formazione e hanno anche altre mansioni. Il risultato è negare agli studenti non autosufficienti il diritto di partecipare alle lezioni”.

Cgil, Flc e Fp regionali hanno chiesto un altro incontro, con la presenza degli assessori al Lavoro e all'Istruzione, per deliberare l'affidamento del servizio agli operatori specializzati delle cooperative, implementando anche le risorse disponibili che “oggi ammontano a soli 4 milioni e non sono sufficienti ad assicurare i servizi integrativi aggiuntivi previsti per i disabili gravi”. In assenza di soluzioni in tempi rapidi la Cgil annuncia iniziative di mobilitazione.