L’accordo quadro Whirlpool firmato il 25 ottobre scorso prevede verifiche sull’applicazione, sia in sede territoriale che nazionale. “Ad oggi a livello nazionale e in diversi territori non riceviamo risposte alle nostre richieste di confronto”. Lo affermano Fiom, Fim e Uilm in una nota congiunta.

“I mancati investimenti in strategie commerciali e la perdita di quote di mercato di Whirlpool stanno determinando forti cali di volumi con conseguenti problemi nell’utilizzo degli ammortizzatori sociali e forti disagi sui lavoratori – proseguono i sindacati –. Le reindustrializzazioni previste registrano ancora forti ritardi, con pesanti ricadute sui dipendenti; la gestione del piano sociale subisce continui blocchi e ritardi da parte aziendale; sui carichi di lavoro e le relative saturazioni, l’azienda non si confronta con le Rsu procedendo con continue forzature”.
 
Le mancate risposte da parte aziendale, il preoccupante calo di volumi, l’assenza di chiarezza destano forti preoccupazioni sulla tenuta degli stabilimenti, in particolare in quello di Napoli, dove la mancata applicazione dell’accordo e il rifiuto da parte aziendale a un confronto territoriale “ci inducono a temere per il peggio”, avvertono le sigle. “Per queste ragioni andremo nei prossimi giorni a un confronto in assemblea con le lavoratrici e i lavoratori per verificare l’attuazione dell’accordo quadro in ogni stabilimento e in assenza di chiarezza sul futuro valuteremo le opportune iniziative di lotta per costringere l’azienda a un cambiamento di rotta”.