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"Oggi possiamo dire con serenità di aver raggiunto un importante risultato nella vertenza Planet Group". Lo scrivono in una nota Andrea Lumino (Slc Cgil Taranto), Tommaso Moscara (Slc Cgil Le/Br) e Rocco Rossini (Slc Cgil Puglia). "In Puglia - affermano i rappresentanti sindacali - quasi mille lavoratori impegnati in questa azienda sono stati al centro di una vertenza sindacale complessa nella quale come Cgil abbiamo denunciato la retribuzione non a norma, le anomalie contrattuali ed il mancato riconoscimento dei contributi previdenziali che hanno determinato il blocco di prestazioni come maternità o disoccupazioni".
"Ci siamo assunti le nostre responsabilità - continuano - ed abbiamo fatto ‘sindacato di strada’ in mezzo alle persone, dalla parte dei più deboli: siamo riusciti a chiudere un accordo con l’azienda, ratificato oggi in Regione Puglia in sede istituzionale, con cui abbiamo ridato dignità a tantissimi giovani e donne di questa regione".
L’intesa sottoscritta sancisce l’adeguamento immediato alla normativa nazionale dal 1 febbraio 2019 (la retribuzione sale da 5 euro lordi a 6,51 sino al 31 dicembre 2019, da cui poi si passa a 6,61), la ricognizione e normalizzazione delle situazioni previdenziali riconoscendo quanto negato ai lavoratori come maternità o disoccupazioni, e l'apertura della trattativa su welfare e produttività.
"Partendo da questa vertenza, rilanciamo l'auspicio che si apra presto un tavolo regionale di confronto sul settore per fare in modo di concertare una strategia di lotta a questo ‘caporalato’ che schiaccia cittadini e lavoratori in nome del ricatto occupazionale: noi siamo pronti a fare la nostra parte", concludono Lumino, Moscara e Rossini.