“Siamo usciti dall'incontro con il governo senza niente e senza nessuna proposta vera. Avevamo davanti il vicepremier Salvini e ministro delle Imprese Urso, con posizioni non condivise”. A dirlo è Nicola Di Giacobbe (Unica Taxi Cgil), commentando il tavolo del governo sui taxi che si è tenuto martedì 1° agosto: “È stato un incontro imbarazzante. Il governo si è presentato senza una proposta concreta, mentre la proposta di Urso della cosiddetta 'licenza gemella' non era condivisa da Salvini”.

Per Di Giacobbe con la “licenza gemella” in Italia si raddoppierebbe “il numero dei taxi anche in Comuni dove non serve. Questo è un palese tentativo di aprire il settore alle multinazionali, con un dimezzamento del valore delle licenze. Già oggi le multinazionali hanno in mano circa il 40% del mercato e muovono le loro auto con un algoritmo solo sulle corse redditizie, non fanno un servizio pubblico e non raggiungono le periferie”.