"Trattati come scarti. Perché, dicono, c’è un calo di produzione. Calo che comunemente si affronta con la cassa integrazione ordinaria. E invece no, con grande cinismo e senza alcun preavviso l’azienda li ha licenziati in tronco. Quattro operai, quattro persone che dal giorno alla notte vedono precipitare le loro vite". Recita così un comunicato della Fiom Milano, a proposito della vertenza Ugitech di Peschiera.

Al presidio sono presenti i lavoratori licenziati: Marco T., Marco L., Gianfranco e Alessandro. Gianfranco ha due figli a carico e una moglie che lavora part time: da domani, non sa come garantirgli un’esistenza dignitosa. Marco T. ha comprato una casa e ha un mutuo che non sa più come pagare. Marco L.  stava per sposarsi. Alessandro è il più giovane, si è laureato da poco e sperava di aver trovato un lavoro stabile.

Solo pochi mesi fa, in aprile, la Ugitech aveva organizzato uno spettacolo con attori professionisti, al quale aveva invitato tutta la fabbrica e il sindacato. Lo spettacolo aveva al centro la sicurezza sul lavoro: l’azienda si era vantata di avere grande cura e attenzione per le maestranze. Oggi sono entrati solo i lavoratori degli appalti, che hanno orari ultraflessibili e livelli più bassi di retribuzione.

"Eccolo il rispetto per le persone: lavoratori licenziati dal giorno alla notte e lavoratori in appalto ricattabili e pagati meno dei lavoratori 'stabili'. E a proposito di sicurezza: Gianfranco, uno dei lavoratori licenziati, era il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, l’Rls. L’azienda lo aveva formato per tutelare meglio i suoi colleghi. Ora è in mezzo ad una strada con gli altri tre colleghi", aggiunge il sindacato. I lavoratori non si arrendono, il presidio continua, davanti ai cancelli della Ugitech, in via Di Vittorio, 34 a Peschiera.