Sciopero di due ore oggi (17 giugno) al porto di Ancona per i lavoratori del gruppo Ferretti e relativi appalti e subappalti, “per dimostrare vicinanza al lavoratore infortunato venerdì scorso e per affermare che la sicurezza è prima di tutto dignità”. Ne danno notizia Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil di Ancona, che “esprimono solidarietà e vicinanza” all'operaio di 46 anni vittima di un grave incidente presso il cantiere navale della Ferretti Group. “A distanza di poche ore dall'incidente mortale accaduto a un altro lavoratore, nel porto di Ancona – denunciano i sindacati – abbiamo assistito all’ennesimo infortunio che denota ancora una volta scarsa attenzione e rispetto della normativa sulla sicurezza del lavoro”.

“Pur sapendo che la Ferretti Group sta investendo da anni in formazione sulla sicurezza del lavoro”, spiegano i sindacati, “siamo molto preoccupati per l’ultimo incidente che ha riguardato un lavoratore di una ditta esterna in subappalto”. “Per questo – prosegue la nota – si chiede alla Ferretti di vigilare di più sulla catena dell’appalto, perché dall’esperienza sindacale sappiamo che proprio nella cantieristica navale si annidano le maggiori inadempienze sulla normativa della sicurezza”.

Oggi nel cantiere della Ferretti, eccellenza navale anconetana, sono impegnati circa 350 lavoratori diretti dei due marchi Ferretti, Crn e Custom Line, più circa 600 dipendenti delle varie aziende in subappalto. “Numeri importanti che impongono una continua vigilanza sul rispetto delle norme sulla sicurezza, sull'organizzazione del lavoro e investimenti in formazione continua sulla sicurezza, sia dei lavoratori Ferretti sia delle ditte esterne in subappalto”, concludono le tre sigle.

Sempre nella giornata di oggi si è svolto il previsto incontro tra Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti con la Prefettura. I sindacati hanno chiesto che la rappresentanza del governo si faccia promotrice di un tavolo di coordinamento in ambito portuale con gli enti preposti al controllo e alla prevenzione della salute e sicurezza, e cioè Ispettorato territoriale del lavoro, servizi ispettivi della Asl, Inail e Regione Marche, oltre alle associazioni datoriali e sindacali operanti presso il porto.

“Il tutto – affermano in una nota – per giungere a un vero e proprio contrasto agli infortuni sul lavoro, vera piaga sociale del nostro tempo. La Prefettura, sempre attenta a questi temi, si è dichiarata disponibile ad affrontare da subito e concretamente la questione e, a breve, attiverà questo tavolo, come da tempo chiesto da Cgil, Cisl e Uil”.