Si terrà domani 15 marzo alle ore 16 presso il Consiglio regionale l’incontro con la conferenza dei capi gruppo e i rappresentanti di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil sulla vertenza Tim. Il gruppo ha presentato il Piano di impresa 2022/2024 nel quale si prevede la nascita di una società di rete e una di servizi. Per i sindacati di categoria si tratta di una operazione molto pericolosa che indebolisce il gruppo, le professionalità che vi operano e mette a rischio anche il servizio per l’utenza.

"Questa impostazione - si legge nel comunicato delle sigle di settore - non garantisce in alcun modo che si sviluppi in maniera omogenea e inclusiva una rete ad alta velocità, una infrastruttura univoca che possa dare un servizio paritetico all’intero Paese, senza disuguaglianze geografiche e territoriali. Senza contare che l’intera operazione potrebbe portare a una socializzazione delle perdite e a una privatizzazione degli utili con annessi e conseguenti danni alle lavoratrici e ai lavoratori che pagheranno pesantemente i costi delle scarsissime prospettive industriali di questo progetto.

Nel complesso il piano presentato realizza in pieno le peggiori previsioni denunciate dal sindacato. La vertenza è lunga e piena di incognite: questo piano prevede il taglio dei costi che sicuramente impatteranno anche sull’occupazione e sulle condizioni dei lavoratori. Rispetto a un piano industriale che distrugge definitivamente l'ex monopolista, le lavoratrici e i lavoratori di Tim, congiuntamente con i loro rappresentanti sindacali confederali, non saranno disponibili ad alcun altro sacrificio".