La Fiom Cgil di Catania ha chiesto un incontro urgente alla direzione della STMicroelectronics di Catania “affinché al progetto Catania Campus si affianchi subito una contrattazione d’eccellenza. A una buona notizia sugli investimenti deve ora affiancarsi un confronto sull’esempio della contrattazione di secondo livello nei mesi scorsi. Una buona pratica che va seguita sempre”.

La pensa così la segretaria generale Cgil Catania Rosy Scollo, che, a fronte della notizia dell’imminente investimento di cinque miliardi di euro, sottolinea “la necessità di comprendere esattamente la ricaduta occupazionale dell’operazione con dati e progetti alla mano. Sarebbe anzi stato utile essere coinvolti sin dall’inizio per collaborare tra sindacati e azienda affinché, oltre alla bella notizia, fosse stato comunicato anche il piano, sia temporale sia nel merito, delle assunzioni”.

La realizzazione di uno stabilimento integrato a Catania, secondo quanto comunicato nei giorni scorsi, dovrebbe essere in grado di gestire tutto il ciclo di vita dei prodotti e per questo, continua Scollo, “è altamente probabile che l’azienda attinga da giovani specializzati in materie Stem, ossia afferenti a scienza, tecnologia, ingegneria e matematica”.

Scollo così conclude: “Per questo è necessario che le buone pratiche territoriali di sinergia tra scuole, università e aziende della zona industriale, si fortifichino sempre più in rapporto alle sempre più veloci innovazioni tecnologiche. Serve infine che dal territorio si moltiplichino anche buone pratiche per favorire la formazione delle donne in direzione delle discipline Stem, sconfiggendo il pregiudizio che siano più congeniali agli studenti di sesso maschile”.