“Le priorità individuate dal ministro della Pubblica amministrazione Fabiana Dadone, formazione e occupazione, sono condivisibili. Riteniamo sia arrivato il momento di invertire la rotta e passare dalla criminalizzazione dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni alla valorizzazione degli stessi. Serve, innanzitutto, ritornare ad assumere, superando gli attuali limiti e sfruttando lo scorrimento delle graduatorie che il ministro Bongiorno ha bloccato”. Così il segretario confederale della Cgil nazionale Tania Scacchetti: “Serve anche un investimento straordinario in formazione, superando i miopi limiti che da dieci anni bloccano la spesa destinata proprio a questo capitolo. Serve poi avviare le trattative per i rinnovi dei contratti nazionali con i necessari stanziamenti che a oggi non ritroviamo nel Nadef”.

Scacchetti evidenzia che “la discontinuità deve partire proprio dal superamento di vincoli che hanno limitato l'investimento sul personale, nonché di norme, come quelle recentemente approvate, che puntano in modo ossessivo sul controllo e non sulla professionalità di chi oggi quotidianamente garantisce diritti e servizi fondamentali a tutti i cittadini". Per queste ragioni il segretario confederale Cgil auspica che "i tavoli che il ministro Dadone avvierà nei prossimi giorni non si limitino all'audizione dei diversi soggetti, ma che con le organizzazioni sindacali confederali, del lavoro pubblico e della conoscenza, si avvii un confronto proficuo e finalizzato a rafforzare le pubbliche amministrazioni, con il coinvolgimento e la valorizzazione dei lavoratori e delle lavoratrici”.