Tutti in piazza del Campidoglio a manifestare dopo i fatti di ieri, la carica della polizia a lavoratori e dirigenti sindacali avvenuta davanti alla sede di Roma Metropolitane, dove era in corso un presidio pacifico contro la liquidazione dell'azienda e i conseguenti 45 licenziamenti. Cantano "Roma non si liquida" i manifestanti, almeno mille, scesi in piazza del Campidoglio per il presidio indetto dai sindacati Cgil Roma e Lazio, Uil Lazio, Cisl Roma-Rieti. Uomini e donne scesi in piazza con le bandiere sindacali, ma anche quelle dell'Anpi che ha voluto portare la sua solidarietà.

E proprio dalla piazza i sindacati annunciano la loro risposta: sarà sciopero generale dei lavoratori delle 18 partecipate, tra cui Atac, Ama e tutte le altre, per il 25 ottobre. "Quanto avvenuto ieri non era mai accaduto in 40 anni di militanza sindacale - ha detto al microfono il segretario generale della Uil Lazio, Alberto Civica - è arrivato il momento di uno sciopero generale a Roma". Gli ha fatto eco il segretario generale della Cgil Roma e Lazio, Michele Azzola: "Il 15 terremo una grande manifestazione qui in piazza con tutti i lavoratori delle partecipate - ha detto - mentre il 25 ottobre è proclamato lo sciopero generale di Roma. Bloccheremo la città e chiederemo a tutti di essere con noi, dagli studenti ai lavoratori".

In piazza del Campidoglio anche i sindacati dei lavoratori delle costruzioni, Fillea Cgil di Roma e Lazio, Filca Cisl Roma e Feneal Uil Roma, insieme alle rappresentanze sindacali aziendali, che hanno indetto per la giornata odierna lo stato di agitazione e due ore di sciopero delle lavoratrici e lavoratori impiegati nella realizzazione della Metro C.

“Siamo fortemente preoccupati – sottolineano Fillea, Filca e Feneal - per il futuro della mobilità di Roma e per il mantenimento degli attuali livelli occupazionali. Abbiamo inviato richiesta urgente d'incontro alla sindaca Raggi e all'assessore Meleo al fine di conoscere la reale situazione della metro C. Non possiamo accettare la paralisi di un'opera che impiega centinaia di edili e che è finanziata solo per il 18% dell'importo complessivo da Roma Capitale. Abbiamo bisogno di soluzioni urgenti e immediate. A queste ragioni se ne aggiungono in noi, però, altre. Quanto accaduto ieri, sotto la sede di Roma metropolitane, non è accettabile".