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In via Gaeta a Roma questa mattina, primo agosto, alle 8:30 è esplosa una cabina elettrica dell’Acea. Due operai sono rimasti feriti, uno gravemente, a quanto risulta dalle prime notizie disponibili. Secondo quanto appreso il guasto sarebbe avvenuto nei locali della Business School.
Sul posto i medici del 118, i vigili del fuoco, i tecnici Acea e gli agenti del I gruppo Trevi della polizia locale. I lavoratori sono stati ricoverati in ospedale. Il più grave, che avrebbe riportato ustioni sul corpo, è arrivato in codice rosso al Sant'Eugenio, il collega al policlinico Umberto I.
Cgil Roma Lazio: “Ennesimo infortunio di questa natura sul territorio. rafforzare le misure di prevenzione e controllo”
“Nel seguire con apprensione le condizioni di salute dei due lavoratori che, secondo le prime informazioni, sarebbero padre e figlio, chiediamo – scrive la Cgil di Roma e del Lazio – che si accertino al più presto le cause dello scoppio e le eventuali responsabilità”.
“Quello di oggi, purtroppo, non è neanche il primo grave incidente di questa natura che accade nel Lazio – ricorda il sindacato –. A marzo scorso tre operai sono rimasti gravemente feriti per folgorazione a Minturno, in provincia di Latina, a maggio un lavoratore di 47 anni è morto folgorato a Paliano, in provincia di Frosinone, un altro operaio è rimasto ferito per folgorazione in provincia di Rieti, a Piani di Poggio Fidoni, a luglio, a Roma, un operaio di un appalto Acea è morto mentre lavorava per cause ancora da accertare perché era incaricato di funzioni di presidio e non avrebbe dovuto svolgere interventi di manutenzione”.
“Un susseguirsi di incidenti sul lavoro che evidenzia – conclude la Cgil capitolina – la necessità di rafforzare le misure di prevenzione e controllo affinché chi opera in settori ad alto rischio, a contatto con fonti di energia elettrica, sia maggiormente tutelato e possa lavorare in sicurezza”.