400 lavoratori sono a rischio perché coinvolti nel cambio di appalto del servizio Istat di conduzione e gestione delle interviste, che è propedeutico all’aggiornamento dei dati sulla spesa delle famiglie e la forza lavoro. 400 persone per le quali dopo anni di impegno e professionalità, è in discussione la continuità occupazionale.

La denuncia arriva da Nidil Cgil, Felsa Cisl e Uiltemp che esprimono in una nota forte preoccupazione dopo aver riscontrato la volontà da parte di Csa, la società vincitrice dell’appalto, di non confrontarsi con le parti sociali.

Per questo i sindacati di categoria hanno proclamato lo stato di agitazione e una giornata di mobilitazione e sciopero per il 10 aprile, con un presidio che si terrà a Roma, davanti alla sede dell’Istat a partire dalle 14,30.

“Saremo in piazza insieme ai lavoratori per affermare con forza la necessità di un confronto serio - sostengono le sigle che rappresentano i collaboratori coordinati e continuativi -, e pretendere che l’Istat, in quanto soggetto appaltante, si assuma la responsabilità di garantire una corretta continuità del servizio, che non può che passare dalla contrattualizzazione di tutti i lavoratori attualmente in forza”.