Finanziamenti pubblici per aprire già dalle prossime settimane 10 mila cantieri che possano dare lavoro a più persone possibile, recuperare il ruolo di guida del pubblico in settori chiave come trasporti e rifiuti con "aziende serie", puntare sulle filiere di eccellenza del territorio con investimenti strategici, invertire le politiche economiche regionali passando da erogazioni "a pioggia" a finanziamenti mirati e strutturali. Sono i quattro asset del progetto lanciato dai segretari generali di Cgil Roma e Lazio (Michele Azzola), Cisl Lazio (Enrico Coppotelli) e Uil Lazio (Alberto Civica), con l'obiettivo di "(Ri)costruire il futuro" di Roma e del Lazio.

Nelle prossime settimane, ha spiegato Azzola, "puntiamo ad aprire tavoli di confronto tematici con Regione e Comune, dopo che questa pandemia ha messo a nudo tutte le fragilità di questo sistema. Vogliamo evitare il rischio che si possa pensare che basti alzare la serranda per ritornare ai numeri di febbraio come se nulla fosse successo, ma questo è impossibile. È cambiato il comportamento del mondo sia nell'export sia nel turismo, basta fare un giro e vedere che tante attività commerciali a Roma non ritengono produttivo aprire". Per questo, ha spiegato l'esponente Cgil, "abbiamo elaborato questo documento per realizzare un nuovo modello di sviluppo per un'economia che non lasci indietro le persone, o l'aumento delle diseguaglianze sarà tale da aumentare così tanto le tensioni sociali a settembre e ottobre da mettere a rischio la stessa tenuta democratica del Paese. Gli ammortizzatori sociali del governo sono stati utili per tamponare l'emergenza, ma ora è il momento del rilancio".