La brutta notizia è arrivata venerdì 15 dicembre: licenziati 10 lavoratori (su 13 in totale), praticamente il 77% dell’intero personale. Succede alla Rc Solution, una piccola azienda metalmeccanica che nello stabilimento dell’Aquila (situato all’interno del Tecnopolo d’Abruzzo) produce cavi, connettori e componentistica elettronica.

“Crediamo che le istituzioni – spiegano Fiom Cgil e Fim Cisl – abbiano da interrogarsi profondamente se un’impresa presente sul nostro territorio da oltre dieci anni, fornitrice anche di aziende controllate dallo Stato e per di più con il 79% di manodopera femminile, anziché crescere e svilupparsi decide di mandare a casa quasi tutti i dipendenti, e chissà con quali prospettive per le tre persone che resteranno”.

La storia della vertenza

Il film degli ultimi anni, spiegano i sindacati, “ci restituisce i seguenti passaggi: nel 2018 avviene la collocazione ‘spintanea’ in part-time di tutte le dipendenti donne chiamate a ‘dare una mano’ all’azienda in difficoltà, con evidente danno a loro carico sia retributivo sia contributivo, e anche con impatto sugli importi di cassa integrazione e Naspi, in caso di ricorso agli ammortizzatori sociali”.

Il 7 settembre 2023 l’azienda comunica a sindacati ed enti la chiusura dell’unità produttiva dell’Aquila, con conseguente licenziamento di tutti i dipendenti, procedura poi ritirata a seguito dell’esame congiunto in sede sindacale.

“Il 22 settembre 2023 – proseguono Fiom e Fim – l’azienda richiede l’intervento della cassa integrazione ordinaria per tutti i dipendenti a partire dal 2 ottobre e fino a fine anno, ma nonostante l’impegno sottoscritto dall’azienda ad anticipare l’integrazione salariale, a oggi mancano all’appello parte dell’integrazione di ottobre, tutta quella di novembre e anche lo stipendio intero del mese di settembre”.

Arriviamo dunque al 15 dicembre 2023, giorno in cui l’azienda comunica il licenziamento collettivo per dieci lavoratori e lavoratrici. Come previsto dalla procedura di licenziamento collettivo nei prossimi giorni avrà luogo l’esame congiunto in sede sindacale.

Concludono i sindacati: “Nel frattempo, oltre a valutare le azioni da mettere in campo, interesseremo immediatamente sia l’Ispettorato territoriale del lavoro in merito all’apertura della procedura di licenziamento collettivo mentre è in corso una cassa integrazione ordinaria, peraltro non ancora autorizzata dall’Inps, sia il Comune dell’Aquila e la Regione Abruzzo nelle sue varie articolazioni”.