Mentre l’Amministratore Delegato di Poste Italiane annuncia i risultati operativi di forte crescita di Poste Italiane e la solidità del Gruppo 'in tutti i nostri settori di business', i lavoratori degli appalti vanno in cassa integrazione". Così, in una nota, Slc Cgil, Filt Cgil e Uilcom Uil di Roma e del Lazio. "Nel mese di luglio, l’azienda Piramide, operante su Roma e Pomezia, - continua la nota - ci ha comunicato di voler procedere a 14 licenziamenti, a causa di un calo delle attività della commessa Postevita Postel".

"Al fine di scongiurare tali licenziamenti, lo scorso 21 agosto - prosegue la nota unitaria - abbiamo sottoscritto un accordo di solidarietà. Ma ora denunciamo il silenzio assordante del Gruppo Poste Italiane, che si preoccupa solo di rassicurare i suoi azionisti e si disinteressa di come alcune iniziative imprenditoriali possano avere ricadute negative sui lavoratori degli appalti. Richiediamo massima attenzione da parte del Gruppo Poste Italiane: non si possono scaricare sui lavoratori degli appalti le inefficienze, le contrazioni di attività e il lavoro a bassa qualifica. Non esistono lavoratori di serie A e lavoratori di serie B. I lavoratori sono tutti uguali e noi continueremo a tutelarne i diritti".