La Cgil, assieme alle categorie che rappresentano i lavoratori postali, Slc, e somministrati, Nidil, è unita a sostenere pienamente la lotta dei lavoratori somministrati presso Poste Italiane con contratto in scadenza il prossimo 31 dicembre. È quanto si legge in una nota.

“L'azienda - sostengono confederazione e categorie - ha comunicato di non voler prorogare le missioni dopo anni di utilizzazione di questi lavoratori. Ciò è inaccettabile. Nessuna strada è stata inoltre lasciata aperta - denunciano - rispetto alla verifica delle condizioni per assicurare la continuità occupazionale in Poste, anche favorendo la collocazione dei lavoratori presso altre aziende del gruppo”.

Cgil, Slc e Nidil informano inoltre che “il ministero dello Sviluppo economico non ha mai dato seguito alle richieste di incontro delle confederazioni, inviate a novembre scorso per dare prospettive di continuità occupazionale a questi lavoratori. Col risultato che oggi 450 lavoratori e lavoratrici si ritrovano senza occupazione dal 1º gennaio per le scelte di un'azienda di 130mila dipendenti, il cui capitale è detenuto per il 65 per cento da ministero dell'Economia e da Cassa depositi e prestiti”.

Da ció la richiesta all’azienda di “tornare indietro rispetto a questa decisione utilizzando questi ultimi giorni a disposizione” e al governo di “intervenire a tutela del lavoro”.