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Entra nel vivo la sfida per il rinnovo del contratto nazionale della gomma plastica. Questa mattina a Roma l’assemblea unitaria di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil ha approvato la piattaforma che guiderà la trattativa con l’associazione datoriale. In Italia il comparto conta circa 165mila lavoratori distribuiti in 3.860 imprese. Il percorso democratico di consultazione ha registrato un’ampia partecipazione e si è chiuso con il via libera alla piattaforma, immediatamente inviata alle controparti.
La richiesta economica: 235 euro
Al centro della parte economica c’è la richiesta di un incremento salariale complessivo di 235 euro nel triennio 2026-2028, calcolati sul livello F. I sindacati propongono anche la revisione del salario medio di riferimento. Sul fronte del welfare, la priorità è rafforzare i fondi contrattuali integrativi, con particolare attenzione al Fondo Gomma Plastica e alla quota di contribuzione a carico delle imprese.
Relazioni industriali e formazione
La piattaforma non si limita ai temi retributivi. Le sigle chiedono di potenziare l’Osservatorio nazionale, con l’obiettivo di farne un luogo stabile di analisi, discussione e costruzione di politiche industriali comuni, soprattutto in una fase segnata da transizioni energetiche e digitali. Centrale anche la formazione: i sindacati rivendicano percorsi certificati e utili a migliorare competenze, professionalità e occupabilità.
Sicurezza, diritti e inclusione
Una parte consistente del documento riguarda salute, sicurezza e ambiente. Viene proposta la creazione di un organismo paritetico nazionale incaricato di ricerca, formazione e iniziative comuni, a partire dall’impatto del cambiamento climatico nei luoghi di lavoro e dalla gestione dell’invecchiamento attivo.
Sul piano dei diritti si chiedono misure concrete per ridurre il gender pay gap, sostenere la genitorialità e introdurre linee guida sugli accomodamenti ragionevoli per favorire l’inclusione di tutte le lavoratrici e i lavoratori.
“Difendere il potere d’acquisto”
“Il contesto sociale ed economico è segnato dalle guerre, anche commerciali, e da una crescente instabilità geopolitica, attraversato da transizioni che portano innovazioni ma anche pesanti ristrutturazioni – sottolineano le segreterie nazionali di Filctem, Femca e Uiltec –. Per questo diventa ancora più importante ricostruire una dinamica salariale che difenda fino in fondo un adeguato potere d’acquisto”.