La missione della Rai è garantire l’informazione adeguata e puntuale di quanto accade nel mondo e in Italia. Il racconto della missione della Global Sumud Flotilla, di ciò che le accade intorno, le manifestazioni in corso in tutta Italia, e soprattutto il massacro in corso in Palestina, non può e non deve fermarsi.

Allo stesso tempo garantire il diritto di sciopero è necessario. Per questo l’esecutivo dell’Usigrai non solo ha aderito allo sciopero generale proclamato dalla Cgil, ma afferma che l’informazione del servizio pubblico va garantita.

“Il sindacato delle giornaliste e dei giornalisti della Rai ritiene che le colleghe e i colleghi che vorranno aderire allo sciopero generale di venerdì 3 ottobre, proclamato dalla Cgil, dovranno poterlo fare contando sulla piena assistenza sindacale”. Si legge ancora: “Tuttavia, il fermo degli attivisti e le mobilitazioni in corso in tutta Italia hanno bisogno di essere raccontate dal servizio pubblico della Rai”.

E allora ecco l’adesione formale e, contemporaneamente, l’indicazione alla necessità di informare: “Per queste ragioni l’Usigrai annuncia l’adesione allo sciopero indetto dalla Cgil ai sensi del comma 7 dell'art. 2 della legge 146 del 1990 (sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali) e, allo stesso tempo, chiede ai propri iscritti di garantire la copertura informativa della giornata del 3 ottobre, nelle modalità previste dall’accordo del 4 dicembre 2000, nelle forme e nei modi che saranno predisposte da ciascuna redazione. Pertanto invita giornaliste e giornalisti a garantire con responsabilità le prestazioni essenziali al prodotto informativo”.

La pace prima di tutto è tra gli obiettivi dell’Usigrai che conclude la nota rinnovando impegno e mobilitazione: “Sarà anche questo un modo per dare il giusto contributo a una mobilitazione che il sindacato Usigrai ha sostenuto e sostiene: quella per la pace, la libertà e i diritti umani, come garantiti dalla nostra Costituzione”.