Simone Mezzolani, un operaio di 33 anni, è morto la scorsa notte mentre lavorava nel mobilificio Fab di Gallo di Petriano, a pochi chilometri da Pesaro. Il decesso è avvenuto attorno alle 23: da quanto si è appreso, il lavoratore è rimasto schiacciato da un macchinario ed è morto prima dell'arrivo dei soccorsi. A chiarire le cause dell'incidente saranno i carabinieri.

“Alla vigilia del terzo Festival internazionale sulla sicurezza nei luoghi di lavoro che si svolgerà dal 12 al 14 giugno proprio a Pesaro, abbiamo appreso la tragica notizia dell'infortunio mortale avvenuto ieri sera alla Fab di Petriano. Gli organi competenti dovranno stabilire le cause e le modalità che hanno causato la perdita della vita di un ragazzo di soli 33 anni, ma intanto la sola notizia lascia sgomenti un'intera comunità oltre che ovviamente i famigliari a cui va tutto il
nostro cordoglio”. Lo rilevano in una nota Cgil, Cisl e Uil di Pesaro Urbino.

Le tre sigle sindacali, prosegue la nota, “anche se con diverse modalità, da sempre sostengono la battaglia per la sicurezza sui luoghi di lavoro anche attraverso un impegno verso la cultura della sicurezza che deve essere patrimonio condiviso nell'ecosistema del lavoro. Da mesi –sottolineano – abbiamo proposto, alla Prefettura, di fare insieme un percorso con associazioni datoriali e le altre istituzioni impegnate su questo tema, al fine di individuare azioni concrete che possano dare risposte e risultati alla sicurezza sui luoghi di lavoro”.

I sindacati rinnovano l'invito alle associazioni datoriali a “rafforzare la sensibilità delle imprese per aprirsi al tema e favorire la partecipazione dei lavoratori, anche con una formazione continua sempre più massiccia, alle scelte legate alla sicurezza”. Inoltre bisogna “valorizzare sempre più il
ruolo dell'Rls, il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, riconoscendogli massima autonomia nella condivisione e costruzione del Documento di Valutazione dei Rischi (Dvr)”.

Cgil, Cisl e Uil chiedono anche all'azienda sanitaria territoriale (Ast) di “rafforzare il Servizio
Prevenzione”. E si aspettano “un ruolo più centrale dell'Ispettorato Territoriale Lavoro con organici adeguati”. Anche Inps e Inail dovrebbero intensificare l'attività ispettiva. Sarebbe utile sperimentare anche il “Rating della sicurezza aziendale, costruendo meccanismi ancor più
penalizzanti per le aziende meno virtuose o premianti per le aziende che migliorano i propri indici”. Un lavoro di coordinamento, concludono, che deve essere svolto dalla Prefettura.