C’è grande preoccupazione per la riforma della Corte dei Conti, dopo la legge approvata in via definitiva dal Senato. A lanciare l’allarme è la Cgil che non solo boccia la norma, ma spiega nel dettaglio cosa può avvenire da adesso in poi per un’istituzione fondamentale nel nostro Paese.

Crescono sprechi e corruzione

Una riforma, quella della Corte dei Conti, “che aumenterà sprechi, rischi di corruzione e metterà a rischio piante organiche e capacità operative sul territorio”. Inizia così una nota della Cgil e della Fp, che esprimono “forte preoccupazione e totale contrarietà” rispetto alla riforma della Corte dei Conti.

Depotenziata la funzione di controllo e garanzia

Il disegno di legge sulla riforma della Corte dei Conti, ormai definitivo, “non rafforza la funzione di controllo e garanzia sull’utilizzo delle risorse pubbliche, ma rischia di depotenziare l’efficacia e l’efficienza della magistratura contabile”. Al contrario di quanto affermato dal governo, “questa riforma apre spazi di discrezionalità che, nella pratica, potranno aumentare sprechi nella spesa pubblica e rischi di corruzione, indebolendo un presidio fondamentale per la trasparenza e la legalità nel nostro Paese”.

Il caso delle piante organiche

Un ulteriore elemento di criticità, poi riguarda il ridimensionamento delle piante organiche e la potenziale cancellazione di molte sedi territoriali, con pesanti effetti sulle capacità operative e di controllo della Corte dei Conti nelle Regioni e nei territori. Una riduzione delle piante organiche non solo mette a rischio l’effettiva copertura delle funzioni attribuite dalla legge, ma rischia di allontanare l’azione di responsabilità erariale dai luoghi in cui si svolgono i fatti, diminuendo la prossimità e la conoscenza delle dinamiche amministrative locali”.

Colpiti diritti e servizi per i cittadini

Un’impostazione, insomma, che pone in discussione non solo l’autonomia e l’indipendenza della magistratura contabile, ma “anche la qualità dei controlli sulla spesa pubblica che, in un momento segnato da sfide economiche e sociali complesse, è centrale per la tutela dei diritti e dei servizi per i cittadini” concludono Cgil e Fp.