La Flc Cgil interviene sulle ultime rivelazioni emerse dalla stampa, a proposito del suicidio di Paolo Mendico, che lo scorso 11 settembre si è tolto la vita, a 14 anni. Secondo le notizie trapelate negli ultimi giorni, in merito agli esiti della visita ispettiva disposta dall'ufficio scolastico regionale del Lazio, la dirigente sarebbe stata informata dei presunti atti di bullismo che avrebbero spinto il giovane a togliersi la vita la sera precedente all'inizio delle lezioni. 

Ma il sindacato della scuola rifiuta quella che definisce una strumentalizzazione per una campagna contro il personale scolastico. “In questi giorni assistiamo all’anticipazione sui media di contenuti, parziali e decontestualizzati. – commenta Roberta Fanfarillo, responsabile nazionale dei dirigenti scolastici della Flc Cgil – Si tratta di anticipazioni che farebbero riferimento a imminenti sanzioni nei confronti della dirigente scolastica e di due docenti della scuola, responsabili, a dire della giornalista, evidentemente bene informata dei fatti, di non aver messo in atto azioni che avrebbero potuto impedire la tragedia”. 

“Oltre alla grave violazione della riservatezza che deve caratterizzare i procedimenti disciplinari dell'amministrazione scolastica nei confronti del personale della scuola, l'aspetto peggiore è rappresentato dal tentativo evidente di condizionarne l'esito, - sottolinea Fanfarillo- in una fase molto delicata che avrebbe invece richiesto cautela nel rispetto di tutti i soggetti coinvolti”.

Per Fanfarillo:“Si tratta di una vicenda dai contorni a dir poco inquietanti che vede, come sempre più spesso in questi ultimi mesi, una dirigente scolastica individuata come capro espiatorio in un redde rationem non finalizzato all’individuazione delle responsabilità, ma alla dimostrazione di un sistema di comando capace di sanzionare i colpevoli, non importa se veri o presunti, purché si dimostri il pugno di ferro con cui i vertici del Ministero colpiscono la supposta incapacità degli operatori scolastici di svolgere il loro lavoro”.

La Flc Cgil ribadisce, infine, il suo impegno nel supporto e nella difesa della dirigente scolastica, in tutte le sedi e con tutte le iniziative necessarie a tutelarne l’immagine professionale e i diritti. “I dirigenti scolastici della Flc Cgil – conclude Fanfarillo - considerano inaccettabili le modalità utilizzate per gestire situazioni così complesse e, in questo caso, persino drammatiche. Rispetto, riservatezza, prudenza, equilibrio sono elementi indispensabili all’accertamento doveroso dei fatti e delle eventuali responsabilità. La scuola e il suo personale devono essere rispettati e non gettati in pasto al ludibrio mediatico per un interesse di parte e per strumentalizzazioni politiche che nulla hanno a che vedere con le funzioni istituzionali dei soggetti che stanno gestendo l’intera vicenda”.