I pensionati scendono in piazza in tutta Italia contro la manovra economica del governo. Venerdì 28 dicembre è la giornata di mobilitazione nel Paese. L'iniziativa è stata proclamata da Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil, per protestare contro la decisione dell'esecutivo di tagliare la rivalutazione delle pensioni.

Nello specifico la norma, contenuta nella legge di bilancio, prevede infatti la revisione del sistema di indicizzazione degli assegni a partire da quelli da 1.500 euro. riducendo così il potere d'acquisto.

"Il governo - dichiarano i segretari generali di Spi, Fnp e Uilp Ivan Pedretti, Gigi Bonfanti e Romano Bellissima - usa i pensionati italiani come un bancomat. È una decisione scellerata e insopportabile perché ancora una volta si mettono le mani nelle tasche di chi ha lavorato duramente per una vita facendogli pagare il conto della manovra economica".

Si terranno presidi davanti alle Prefetture in tutte le regioni italiane. A Roma l'appuntamento è per le ore 10 in piazza Santissimi Apostoli. Da Nord a Sud la mobilitazione è totale, sia nelle grandi città che nei piccoli centri: qui l'elenco completo dei presidi in tutta Italia.

La protesta a Siena

Già oggi, 27 dicembre, è scattata la protesta nella cuore di Siena. Un presidio si è tenuto a partire dalle 10 alle 12 in piazza del Duomo, spiegano i sindacati di categoria, "per esprimere il nostro totale disappunto a proposito della legge di bilancio presentata in Parlamento". Una legge che in tre anni sottrae 2,5 miliardi di euro dalle tasche dei pensionati, per questo la mobilitazione si è fatta sempre più urgente.

Il testo della manovra, a loro avviso, "non solo non tiene conto dell’impegno preso dal governo durante l’incontro del 10 dicembre scorso, ma nel caso del sistema di rivalutazione delle pensioni, previsto dal primo gennaio prossimo, non dà attuazione alle intese sottoscritte nel 2016 e nel 2017 dai governi di centro-sinistra per il ripristino del sistema di rivalutazione delle pensioni sulla base della legge 388 del 2000, continuando con la vessazione dei pensionati".

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