PHOTO
La Cgil Torino e Pinerolo insieme con l’Anpi, la Cisl Pinerolo, la Uil Torino e molte altre associazioni presenti sul territorio esprimono solidarietà al vescovo di Pinerolo, Derio Olivero, e si uniscono a lui nella difesa dell'imam Mohamed Shahin.
“Abbiamo letto con sconcerto la lettera aperta inviata ai giornali da parte del Team Vannacci di Pinerolo, nella quale si afferma: "È quindi scandaloso che un vescovo cattolico intervenga in difesa di un imam, anziché ricordare il valore della libertà religiosa, della tutela dei cristiani nel mondo e della nostra identità culturale europea".
Parole prive di senso, irrispettose e irricevibili. Chi si erge a difensore e baluardo della cristianità in Italia e in Europa avrebbe dovuto prestare più attenzione nelle ore di religione o nel catechismo perché, se lo avesse fatto, saprebbe che ormai da tempo anche la chiesa cattolica considera il dialogo interreligioso e la difesa della libertà di espressione come elementi essenziali per la costruzione di una società più giusta e democratica”.
Sindacati e associazioni affermano che attraverso il confronto aperto e rispettoso tra le diverse fedi e opinioni, le chiese cercano di promuovere la comprensione e la pace tra i popoli, “lavorando per un mondo più armonioso e rispettoso della dignità umana. Allo stesso tempo sottolinea l'importanza della difesa democratica e del rispetto delle sue istituzioni. La libertà di espressione democratica richiede un confronto aperto e rispettoso tra le diverse opinioni”.
Inoltre, nel comunicato, vengono ricordate le cariche del vescovo Derio Olivero: presidente della Commissione episcopale per l'ecumenismo e il dialogo della Cei e membro del dicastero per il Dialogo interreligioso, “nelle sue dichiarazioni, oltre ad aver incarnato i principi della chiesa e quelli democratici, ha altresì svolto il mandato della sua presidenza.
Preoccupa ancor più riscontrare che anche nel Pinerolese, territorio che tanto ha dato alla lotta di Liberazione, vi sia chi si riconosce nelle dichiarazioni di uno storico "senza cattedra", come l'eurodeputato Vannacci, che da poco ci ha consegnato "una rilettura degli eventi, in chiave revisionista, del Ventennio", e non vorremmo che gli stessi volessero sostituire al dialogo interreligioso e democratico il modello basato sull'olio di ricino e manganello”.






















