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Concluso il processo di primo grado a carico del titolare della Casa Famiglia “Villa delle Rose” di Vistarino.
Lo Spi Cgil della Lombardia e quello di Pavia sono stati, per la prima volta in questa regione, riconosciuti come parte lesa. Il collegio dei giudici ha disposto, con la lettura della sentenza, che l'imputato sconti tre anni e quattro mesi di reclusione, l’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni, oltre a stimare in 10 mila euro i danni in via provvisionale per ogni ospite coinvolto nella vicenda. Allo Spi Cgil è stato riconosciuto il diritto al rimborso delle spese legali e la possibilità di rivendicare il risarcimento del danno riconosciuto in sede civile.
Trapletti, Spi Cgil Lombardia: “Sentenza storica, certifica il nostro ruolo di rappresentanti dei diritti degli anziani”
“È una sentenza storica per il sindacato dei pensionati – ha commentato Federica Trapletti, della segreteria Spi Cgil Lombardia –. Il riconoscimento come parte lesa certifica il nostro ruolo in qualità di rappresentanti dei diritti degli anziani e conferma che la strada intrapresa è quella giusta. Continueremo a batterci, in ogni sede, per la tutela di ospiti e famiglie, come stiamo facendo per i casi di Bergamo, Milano e Dizzasco”.
Fu proprio il caso di Vistarino a spingere lo Spi Cgil a richiedere il riconoscimento come parte civile offesa in ogni processo aperto in caso di maltrattamenti o abusi sugli anziani nelle Rsa del territorio: per questo, recentemente, il sindacato dei pensionati è stato riconosciuto come parte civile nel processo per maltrattamenti della Rsa di Dizzasco, in provincia di Como, mentre è in attesa dell’apertura dei procedimenti nel caso dei maltrattamenti nella Rsa Bramante di Pontida, in provincia di Bergamo, e nel caso dell’incendio che aveva causato due vittime nella Casa dei Coniugi di Milano.
Panella, Spi Cgil Pavia: “Invitiamo gli anziani e i soggetti fragili, anche al sindacato”
“La sentenza odierna riconosce responsabilità penali precise. Invitiamo gli anziani e i soggetti fragili, che talvolta non trovano il coraggio di denunciare per paura di ritorsioni, a segnalare, anche al sindacato, situazioni poco chiare o potenzialmente pericolose – continua Riccardo Panella, segretario generale dello Spi Cgil Pavia –. Ricorreremo in sede civile per quantificare i danni subiti e continueremo la nostra attività di vigilanza che, auspichiamo, sia sempre più collettiva. Soggetti imputati di reati tanto gravi non possono continuare a operare in un ambito, quello sociosanitario, così delicato”.
Il parere dei legali
Spi Cgil Lombardia e Spi Cgil Pavia sono stati rappresentati, in questo processo, dagli avvocati Federica Ramaioli e Alberto Ghidoni. Secondo Ramaioli, “in attesa di leggere le motivazioni della decisione, possiamo ritenere che il Collegio giudicante, stante la gravità dei fatti, abbia ritenuto episodi e condotte simili come in grado di determinare un affievolimento dell’efficacia dell’azione a tutela dei soggetti deboli da parte del sindacato e, così, compromettere il perseguimento del fine statutario di salvaguardia del pensionato e delle sue condizioni di salute. Per questo e a nostro avviso, l’inosservanza di ogni norma, posta a tutela della salute e della dignità degli anziani coinvolti in questa vicenda, ha altresì cagionato un danno autonomo e diretto, patrimoniale e non patrimoniale, alle organizzazioni sindacali per la perdita di credibilità dell’azione a tutela delle condizioni di esistenza primaria delle persone, per l’appunto anziane e pensionate”.
I fatti
La Casa Albergo di Vistarino assurge alle cronache nazionali per i fatti avvenuti nel 2022: le ispezioni dei Nas e le conseguenti indagini della Procura di Pavia, avevano concretizzato le accuse di abbandono, maltrattamento e comportamenti offensivi al titolare e al personale della struttura. Delle due operatrici indagate, la prima ha patteggiato in sede di udienza preliminare, mentre la seconda è stata assolta con formula piena. Per il titolare, unica figura a processo, l’accusa aveva chiesto 70 mila euro di danni e quattro anni e mezzo di reclusione.
























