“Anche quando tutto potrebbe sembrare perduto, visti i venti di guerra e il rischio di deriva autoritaria anche nel nostro Paese, bisogna ripartire dal basso, cioè da noi stessi: dai lavoratori, adattando la nostra capacità di iniziativa. La campagna referendaria, la raccolta delle firme, le proposte di legge di iniziativa popolare, vanno in questo senso”. Lo ha detto il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo invitando alla mobilitazione la platea dei 400 delegate e delegati di tutte le categorie, in apertura delle Assemblee Generali che si sono svolte al San Paolo Palace Hotel.

La prima assemblea generale della Cgil Palermo allargata a tutti gli organismi dirigenti del sindacato con il titolo “Lavoro Costituzione Mobilitazione”, per discutere dei temi legati al mondo del lavoro. Mario Ridulfo ha illustrato il percorso, intrapreso dal sindacato, di una mobilitazione lunga nel tempo, che in questi anni ha incrociato le sue iniziative con le associazioni e con l’associazionismo, allargando la partecipazione sulle questioni sindacali, sulla lotta alla mafia, sulla difesa e il rafforzamento della sanità pubblica, sulla pace, sul tema dei diritti e della difesa della democrazia.

“Dopo lo sciopero del 20 aprile, sabato prossimo saremo a Roma per la salute e poi il 25 maggio manifesteremo a Napoli in difesa della Costituzione. Un programma di iniziative che alza il livello di conflitto e di scontro per accompagnare nel Paese anche la campagna referendaria. Il nostro compito adesso – ha aggiunto Ridulfo – è come far vivere i temi generali, democrazia, diritti, pace, Costituzione, salute, sanità, ambiente, casa, fisco, nei luoghi di lavoro, affinché la mobilitazione non resti chiusa, ma sia aperta al e nel territorio”.

Al Comune di Palermo Ridulfo ha ribadito la necessità di sottoscrivere con i sindacati i “protocolli di legalità” per gli appalti del Pnrr, contro le infiltrazioni mafiose. “Protocolli – spiega – contro lo sfruttamento del lavoro ma anche in occasione del 400° Festino di S. Rosalia per garantire l’applicazione dei contratti nel turismo, nella ristorazione, nei servizi. Ma il Comune è finora rimasto sordo ai nostri inviti”.

Alfio Mannino, Cgil Sicilia: “Attraverso i referendum ricucire la frattura di questo Paese”

“Abbiamo bisogno di tutta la forza della Cgil per contrastare i disegni di questo governo – ha aggiunto il segretario generale Cgil Sicilia Alfio Mannino –. Servono assemblee come questa, iniziative, scioperi, referendum e una connessione più forte con le persone che rappresentiamo. I referendum della Cgil danno l’idea della società che vogliamo mettere in campo, in cui il lavoro e la dignità del lavoro siano centrali.

Attraverso i referendum dobbiamo ricucire un Paese spaccato in due, sotto tutti i punti di vista: nord e sud, ricchi e poveri, donne e uomini, periferie e grandi aree urbane. Bisogna partire dagli ultimi, dai penultimi, che chiedono di non restare nella marginalità e attuare in questa direzione i valori della nostra Costituzione. Mettere in campo un’iniziativa forte e poderosa a partire dalla Sicilia e dal Mezzogiorno”.

Lara Ghiglione, Cgil: “Siamo un presidio di democrazia fondamentale per il Paese”

Per la segretaria nazionale Cgil Lara Ghiglione, che ha concluso l’iniziativa, “questo Paese non può resistere senza un presidio di democrazia che serve a dare risposte ai bisogni di coloro che voi qui avete chiamato ultimi e penultimi. Pensate a un Paese senza la Cgil. Questo deve darci forza per capire come migliorare il lavoro e la vita delle persone”.

E proseguendo con gli obiettivi, a partire dall’azzeramento dello stato di precarietà e delle normative che hanno svalorizzato le persone, per finire sul tema della sicurezza nei cantieri, la Ghiglione ha incitato a sua volta la platea: “Dal 25 aprile saremo pronti a partire con i referendum. Saranno mesi impegnativi. Il 20 aprile la manifestazione su sanità riforma fiscale e salario a Roma. Poi il 22 aprile l’assemblea nazionale delle donne Cgil “Belle Ciao” a Firenze, il 25 maggio la manifestazione sulla Via Maestra a Napoli. Abbiamo vinto sfide più difficili. Ce la possiamo fare”.