Presidio questa mattina, 16 settembre, in piazza Plebiscito a Napoli – e in molte altre piazze d’Italia –, davanti alla sede della Prefettura, dei lavoratori precari della Giustizia. L'iniziativa, promossa in tutta Italia dalla Funzione Pubblica Cgil, ha interessato i 12mila tra operatori data entry, funzionari tecnici, funzionari addetti all’ufficio per il processo che, a partire da febbraio 2022, sono stati assunti a tempo determinato grazie ai fondi del Pnrr e che il 30 giugno 2026 vedranno scadere i propri contratti individuali.

“La vertenza – ha affermato Rosanna Ferreri, segretaria Fp Cgil Napoli e Campania Comparto Funzioni centrali – interessa nella nostra regione oltre 2 mila lavoratori, per la maggior parte assunti tre anni fa con un contratto biennale che è stato rinnovato per un anno. Non abbiamo prospettive per il futuro. I fondi che hanno coperto anche l’ultima proroga fino a giugno 2026 sono quelli del Pnrr. Siamo a settembre 2025 e non sappiamo che fine faranno questi lavoratori che hanno tanta professionalità, lavorano fianco a fianco con i magistrati, sono di supporto effettivo all’ufficio per il processo e sono indispensabili ormai nella vita e nella gestione del dell’attività della Giustizia”.

(Montaggio a cura di Daniele Diez)

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