In un atto senza precedenti che ha scosso i lavoratori di Mychef, l'azienda si appresta a far decadere il contratto integrativo aziendale, privando i dipendenti dei loro diritti, compreso quello fondamentale alla pausa retribuita. La decisione di eliminare la mezz'ora di pausa per i lavoratori in turno ad 8 ore è stata accolta con sgomento e rabbia da parte dei dipendenti, che vedono minacciati i propri diritti acquisiti da anni con il contratto integrativo aziendale e un trattamento dignitoso sul luogo di lavoro.

“L'eliminazione della pausa retribuita, della carenza malattia, del pagamento del lavoro notturno e dell’indennità di sede disagiata, rappresentano un duro colpo per i dipendenti di MyChef, che da anni hanno contribuito al successo dell'azienda attraverso il loro impegno e dedizione”, affermano Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs.

"Si tratta di un gesto insensibile e ingiustificato da parte dell'azienda, che mette a repentaglio il benessere e la salute dei propri dipendenti, oltre a minare la fiducia e il rapporto di collaborazione che dovrebbe esistere tra datore di lavoro e dipendenti”.

"I lavoratori di MyChef esprimono la loro totale contrarietà a questa decisione unilaterale e chiedono all'azienda di riconsiderare immediatamente la sua posizione. La pausa retribuita non è un optional, ma un diritto dei lavoratori che contribuisce al loro benessere fisico e mentale e alla produttività complessiva dell'azienda, che dovrebbe essere conscia del fatto che il rispetto dei lavoratori è un elemento essenziale per mantenere un clima di lavoro produttivo e sano”.

Le segreterie nazionali di Filcams, Fisascat e Uiltucs, a fronte della decisione aziendale, annunciano la messa in campo di tutte le iniziative sindacali, valutando anche quelle di tipo legale, per impedire all'azienda di procedere, rimanendo, così come ampiamente dichiarato, a disposizione per continuare le trattative al fine di giungere ad un accordo.