Il tribunale di Modena, nell'ambito della causa pilota promossa dalla Cgil di Modena, tramite un pool di avvocati, si è pronunciato accogliendo le principali istanze del giovane operaio di origine ucraina Mykhaylo Nesterenko, che nel 2016, mentre lavorava a voucher in una piccola azienda metalmeccanica della provincia, si era gravemente infortunato mentre era al lavoro su una pressa, perdendo tre dita della mano sinistra.

Il giudice del lavoro, Vincenzo Conte, con sentenza n.35 del 4 marzo 2022, ha dichiarato l'esistenza di un rapporto di lavoro subordinato tra Mykhaylo Nesterenko e l’azienda metalmeccanica di Bastiglia (in provincia di Modena), riconoscendo l’uso strumentale e abusivo dei voucher, da parte dell'azienda stessa, nonché l'invalidità del contratto di apprendistato, ritenendo "oltremodo plausibile" che lo stesso contratto fosse stato predisposto immediatamente dopo l’evento infortunistico, per regolarizzare la posizione lavorativa del giovane operaio.

"Il giudice del lavoro ha accertato l’esistenza del rapporto di lavoro a tempo pieno e indeterminato dal 16 giugno.2016 al 22 aprile 2018, con inquadramento nella seconda categoria del Ccnl metalmeccanici-industria. Conseguentemente, ha condannato l’azienda di Bastiglia alla regolarizzazione previdenziale e assistenziale del contratto di lavoro a tempo indeterminato", afferma la Cgil provinciale.

La Cgil, tramite i suoi legali, ha intenzione di procedere anche con la richiesta del pagamento delle differenze retributive, rispetto al lavoro a voucher, previste dall’inquadramento come lavoro dipendente riconosciuto dal giudice: "Nonostante l'abolizione dei voucher, per effetto della campagna referendaria promossa dal sindacato nel 2017, tale sentenza rappresenta un importante risultato per noi, nell'ambito della lotta al lavoro precario e all'abuso di forme contrattuali prive di adeguate tutele per i lavoratori", conclude la Cgil di Modena.