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Si fanno più forti i dubbi sulla riorganizzazione in atto in Lottomatica. A dirlo è la Fiom Cgil, commentando l’incontro con l’azienda, evidenziando che il confronto “ha aumentato le criticità già emerse nelle scorse settimane”. Per il sindacato “è veramente inaccettabile considerare l’Italia e i lavoratori italiani come tutti gli altri a livello globale, quando il contributo delle attività e delle lavoratrici e dei lavoratori italiani è più del doppio del resto del mondo”.
Il coordinatore nazionale Fabrizio Potetti evidenzia che il nostro Paese “fa più del 30 per cento del fatturato globale di Lottomatica e ha meno del 15 per cento del personale: se non è apprezzato questo dall’azienda, capiamo perfettamente il malumore e lo smarrimento dei lavoratori”. Aggiungendo che “affermare che si investono due miliardi ogni nove anni per avere le concessioni, e che questo abbatte fortemente la produttività delle lavoratrici e dei lavoratori italiani, è inaccettabile”.
Le concessioni dei Monopoli sulle attività italiane rendono molti utili all’azienda da anni, spiega la Fiom. “Se adesso apprendiamo dall’amministratore delegato – prosegue Potetti – che sono un costo che ricade sulle lavoratrici e i lavoratori, crediamo sia utile un confronto in sede istituzionale sui dati e sulla marginalità che nove anni di concessioni pubbliche hanno prodotto e che evidentemente non sono apprezzati dall’azienda”. Riguardo l’aspetto specifico della discussione per i territori, il sindacato rileva che “lo smart working non può diventare il grimaldello con cui chiudere le sedi italiane e prospettare in alternativa la terziarizzazione verso l’estero di altre attività”.
La Fiom ritiene “importante e strategico il contributo dell’Italia e dei lavoratori italiani ai risultati globali di Lottomatica”, giudicando “inaccettabile che questo non venga adeguatamente apprezzato dall’azienda”. Il sindacato, dunque, continuerà “il confronto su tutti i punti, dalle sedi al sistema premiante, dal rientro del lavoro in Italia alle prospettive occupazionali e professionali dei lavoratori, anche valutando ulteriori iniziative di lotta qualora le risposte dell’azienda dovessero rimanere tali”. L’Italia, conclude il coordinatore nazionale Lottomatica per la Fiom Fabrizio Potetti, sta compiendo “uno sforzo enorme per uscire dalla crisi e le aziende che operano nell’ambito delle concessioni pubbliche e delle attività pubbliche debbono costituire l’ossatura della ripresa. Su questo, il governo e le istituzioni devono dare un segnale concreto”.