L'azienda non si presenta al tavolo ma si collega via Skype e non con dirigenti di primo piano, ma con un portavoce. Il risultato è che l'atteso incontro di oggi sulla vertenza Treofan con la multinazionale Jindal presso il Mise ha prodotto solo ulteriore rabbia tra i lavoratori e tra i sindacati. 

"Per la seconda volta dopo l'incontro di martedì dobbiamo registrare una interlocuzione sterile, attraverso un filtro di seconde linee dell'azienda, senza alcuna possibilità di decidere - lamentano in una nota i sindacati Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil - Oggi ci attendevamo risposte concrete e positive rispetto alla ripartenza immediata dello stabilimento di Battipaglia, invece con amarezza abbiamo appreso che la Treofan/Jindal sta ancora valutando il portfolio e che per effetto di questo al momento non sono ancora in grado di fornire notizie sulla ripartenza del sito".

Un atteggiamento inaccettabile per le organizzazioni sindacali e anche per lo stesso governo, come testimoniano le parole del cice capo di gabinetto Giorgio Sorial che ha espresso "il forte disappunto del Governo per l'assenza oggi del management al ministero e per la mancanza di parole chiare sul futuro dello stabilimento campano e dei lavoratori coinvolti". 

A preoccupare sindacati ed esecutivo è soprattutto il grande problema di tenuta sociale a Battipaglia, dove i lavoratori sono in attesa di conoscere il loro futuro dal 18 dicembre, data in cui si è deciso di non far più arrivare le materie prime, costringendoli al presidio permanente di fronte alla fabbrica da oltre 20 giorni.

"Tutto ciò profuma quasi come una sfida, alla dignità dei lavoratori e del nostro paese", affermano i sindacati che si dicono pronti ad intensificare la mobilitazione, continuando il presidio permanente a Battipaglia e promuovendo, insieme a Cgil, Cisl e Uil di Salerno, una manifestazione da tenere nei prossimi giorni, con la mobilitazione ed il coinvolgimento di tutto il territorio. Inoltre, i sindacati non escludono una manifestazione con presidio presso l’ambasciata indiana a Roma (la multinazionale Jindal è indiana).