Un progetto atteso da anni, un accordo firmato a luglio e una sospensione improvvisa. È lo scenario che preoccupa i lavoratori del gruppo ceramico Gresmalt di Viano, in provincia di Reggio Emilia, dopo la decisione del consiglio di amministrazione di fermare la realizzazione del nuovo stabilimento produttivo in via Gargola, ex sito Eiffel Gres.

Il 9 luglio scorso era stato sottoscritto un accordo di cassa integrazione straordinaria collegato a un investimento complessivo di 70 milioni di euro. Il piano prevedeva la trasformazione dell’attuale stabilimento di via Feleghetti in polo logistico e la costruzione di un nuovo impianto produttivo. Ma poche settimane dopo la firma, l’azienda ha comunicato la sospensione a data da destinarsi.

Lo stop legato al Green Deal

Secondo la direzione Gresmalt, i piani europei di decarbonizzazione rischierebbero di rendere obsoleto il nuovo stabilimento già al termine dei lavori. Una spiegazione che Filctem Cgil e Rsu contestano duramente: “Stupore e disappunto sono inevitabili – hanno dichiarato – perché i rischi legati al Green Deal erano noti da anni e non sono mai stati sollevati in sede di confronto con Regione e sindacati”.

Per il sindacato, lo stop è tanto più incomprensibile perché gli scenari europei erano già chiari quando si è discusso dell’investimento. Ogni piano di queste dimensioni, sottolineano, viene studiato per anni e valutato in ogni dettaglio, perciò il passo indietro del gruppo appare “allarmante”.

Occupazione a rischio

Lo stabilimento di Viano oggi dà lavoro a 67 persone. Nonostante le rassicurazioni aziendali sulla salvaguardia dei posti, in assemblea i lavoratori hanno espresso delusione e rabbia. L’investimento, atteso da tempo, viene percepito come una promessa continuamente rinviata.

“Auspichiamo – concludono Filctem Cgil e Rsu – nella ripresa in tempi rapidi dell’investimento nello stabile di via Gargola, che se non attuato avrà certamente un impatto economico e di tenuta sociale negativo in un territorio montano già molto fragile”.