Oggi pomeriggio (martedì 16 dicembre) i lavoratori Rai di Milano si sono ritrovati davanti alla sede storica di corso Sempione. L’iniziativa è stata promossa dai sindacati dei giornalisti e dei dipendenti, insieme a tutte le realtà che vivono e lavorano all’interno della sede milanese. Il presidio e l’assemblea hanno visto la partecipazione di tutta la società civile, per protestare contro la decisione aziendale di vendere in anticipo la sede di corso Sempione e traslocare provvisoriamente nella sede di Mecenate, in attesa che quella definitiva del Mico, presso l’area della ex-Fiera, sia pronta per ospitare tutta la Rai.

“Si sta consumando un passaggio determinante per il centro produzione tv di Milano", spiega il segretario generale Slc Cgil cittadina Paolo Zanetti: “Sul futuro della nuova sede, la cui costruzione è appena iniziata, non ci sono certezze. Cosa ne sarà delle maestranze e dei professionisti che operano attualmente a corso Sempione? La sede di Mecenate non ha la capienza per ospitare gli 800 lavoratori”. 

Lo spostamento della sede storica della Rai in un’altra zona della città significa, di fatto, un ridimensionamento del centro di produzione. “Siamo qui al presidio perché a Milano sta succedendo qualcosa di davvero grave”, aggiunge il segretario generale Cgil Milano Luca Stanzione: “È una perdita enorme, che non può e non deve passare sotto silenzio. Ma soprattutto non può passare sotto silenzio il ridimensionamento di un servizio pubblico fondamentale: un servizio che ha il compito di tenere gli occhi aperti su questa regione e su tutto il Paese, di garantire informazione, pluralismo, attenzione a ciò che accade nella società”.