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Il 5 novembre il Gruppo Freudenberg, specializzato nella produzione e vendita di filtri industriali, ha comunicato ai dipendenti la decisione di chiudere il sito produttivo di Rho, provincia di Milano, con conseguente licenziamento di tutti i 42 addetti (di cui, 25 diretti,15 somministrati e 2 a termine). A darne notizia è un comunicato della Fillea Cgil provinciale.
“L’intenzione dell’azienda – si legge nella nota – è quella di spostare la produzione in Slovacchia e negli Usa, potenziando i siti del gruppo presenti in quegli Stati, con l’obiettivo di mantenere i margini di profitto fortemente ridotti dopo l’introduzione dei dazi da parte di Trump. Durante l’incontro di venerdì 7 novembre presso la sede di Assolombarda, la Rsu e la Fillea Cgil di Milano hanno chiesto con forza di ritirare tale provvedimento e di considerare qualunque soluzione alternativa che salvaguardi l’occupazione e la continuità produttiva, anche con il ricorso agli ammortizzatori sociali”.
“Al momento – fa sapere il sindacato – la società ha confermato il contenuto della comunicazione di licenziamento collettivo, rinviando ai prossimi incontri ogni valutazione rispetto alle richieste sindacali. Lo stabilimento di Rho del Gruppo Freudenberg è sempre stato ed è tuttora un sito di eccellenza nella produzione di filtri industriali, l’attività produttiva è a pieno regime così come gli ordinativi. Negli ultimi anni sono stati fatti grandi investimenti, assunzioni e importanti accordi come quello sul premio di risultato”.
“Non si può buttare tutto nella spazzatura da un giorno all’altro – denuncia la Fillea Cgil di Milano –. Per questi motivi i lavoratori del sito produttivo riuniti in assemblea hanno proclamato lo stato di agitazione permanente e chiedono alla società risposte certe a partire dal prossimo incontro di giovedì 13 novembre: garanzia del posto di lavoro e mantenimento della produzione in Italia”.























