Primo contratto collettivo nazionale per gli attori del cinema e della televisione in Italia. È stato firmato questa mattina (20 dicembre) e a sottoscriverlo sono stati i sindacati Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil, insieme a una delegazione di attori tra cui Giulio Scarpati, Fabrizio Gifuni, Vittoria Puccini e Pietro Sermonti, con le organizzazioni datoriali, Anica, Apa e Ape.

Il contratto prevede una serie di tutele tra cui i minimi salariali e le modalità operative del lavoro, comprese le ferie. Viene inoltre sancita la rappresentanza sindacale, con un protocollo specifico di filiera da attuarsi entro il 1° marzo 2024. Come avvenuto per il rinnovo del ccnl dei doppiatori, siglato due settimane fa, sono previste regole che limitano l'utilizzo dell'intelligenza artificiale.

Attenzione anche alla promozione delle pari opportunità e alla prevenzione della violenza di genere e della discriminazione per le persone Lgbtqi+, con la figura dell'intimacy coordinator per vigilare sulle scene di seduzione, effusioni, nudità e sesso. Tra le novità anche lo sviluppo di un sistema di assistenza sanitario e assicurativo a sostegno della previdenza.

La lunga battaglia per un contratto collettivo degli attori di cinema e Tv (gli unici ad averlo fino a oggi sono stati quelli teatrali), era stata lanciata da Gian Maria Volontè. A ottobre scorso i sindacati avevano presentato la loro piattaforma, che era stata approvata nelle assemblee svolte su tutto il territorio nazionale.