“L’attacco ricevuto questa notte ad una delle principali imbarcazioni della Global Sumud Flotilla rappresenta una grave atto intimidatorio che prefigura scenari drammatici e che non deve rimanere sotto silenzio”. Ad affermarlo la Filt Cgil nazionale, confermando “il totale sostegno alla spedizione e quanto accaduto non deve passare sotto silenzio”.
“Noi vogliamo essere portatori di pace e non di guerra – afferma il segretario generale della Federazione dei trasporti della Cgil, Stefano Malorgio -. Pensiamo si possa costruire un’alternativa e che anche esercitando azioni simboliche si possa porre il tema al Paese con la forza che i lavoratori hanno”.
“Seguiamo con apprensione - prosegue la Federazione dei trasporti della Cgil - la spedizione della GSF e chiediamo che il governo e tutte le istituzioni italiane vigilino e tutelino questa grande impresa umanitaria con fermezza ed atti concreti. Se non si permetterà agli aiuti di raggiungere Gaza saremo pronti a mettere in campo le dovute azioni, a partire da una mobilitazione nazionale dei lavoratori portuali”.
"Tutte le nostre strutture territoriali - spiega la Filt Cgil nazionale - stanno già dando un contributo fattivo in termini politici ed organizzativi, fornendo supporto logistico e volontario come nel caso dei portuali di Genova. I trasporti non possono essere utilizzati come strumento di genocidio e di crimini di guerra e faremo quanto necessario affinché i porti italiani, grazie alle lavoratrici e ai lavoratori, non lo diventino”.
“Nella giornata di oggi - afferma infine la Filt - parteciperemo al confronto promosso dall'European Transport Federation nell'ambito del quale proveremo ad individuare iniziative comuni con i rappresentanti dei portuali europei”.