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La Filcams Cgil condanna con forza i massacri e le violenze che in queste ore stanno devastando Gaza. “Migliaia di civili innocenti, donne, uomini e bambini stanno pagando con la vita e con la sofferenza l’escalation militare e l’assenza di soluzioni politiche – scrive il sindacato -. È un genocidio, una vera e propria deportazione, che si consuma sotto gli occhi del mondo e che non può essere tollerata”.
Il mondo è in subbuglio: “Le guerre sono diventate lo strumento di normalità per risolvere i conflitti: siamo in una fase di tensioni senza precedenti negli ultimi anni, dove una scintilla rischia di far esplodere un conflitto di dimensioni mondiali. Non possiamo restare in silenzio. È arrivata l’ora di agire: la guerra, l’odio e l’occupazione negano ogni prospettiva di convivenza, libertà e dignità”.
L’organizzazione di categoria quindi chiede con forza: l’immediato cessate il fuoco; il riconoscimento formale dello Stato di Palestina; lo stop al riarmo europeo; un impegno concreto dell’Italia e dell’Europa per costruire una soluzione politica fondata sul riconoscimento dei diritti del popolo palestinese e sulla convivenza pacifica tra i popoli.
Accanto a queste richieste, la Filcams Cgil “rivolge un appello diretto al mondo delle imprese e della distribuzione: non vendere prodotti provenienti da Israele e interrompere ogni rapporto commerciale con aziende e istituzioni che sostengono direttamente o indirettamente l’occupazione e la guerra. È un atto concreto di responsabilità e coerenza, per non essere complici di chi alimenta violenza e oppressione”.
La Filcams “sarà parte attiva di tutte le iniziative di mobilitazione: a partire dallo sciopero di 4 ore di venerdì e da una grande campagna di assemblee nei luoghi di lavoro, per fermare il massacro e affermare che la pace non è un’utopia, ma una necessità”. La sigla invita tutte le lavoratrici e i lavoratori, le delegate e i delegati, a scendere in piazza e a unirsi alle manifestazioni territoriali che chiedono la fine del massacro e il rispetto dei diritti umani.
“Aderiamo e partecipiamo convintamente alla giornata nazionale di mobilitazione indetta dalla Cgil – conclude –, chiamando tutte e tutti a unirsi a un grande movimento collettivo che dica con forza: basta guerra, subito pace e giustizia per il popolo palestinese”.