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Le segreterie nazionali Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti esprimono soddisfazione per il buon esito dello sciopero nazionale del personale indiretto operante negli appalti Ups. “Le ragioni dello sciopero – scrivono in un comunicato – sono state comprese e condivise dalle lavoratrici e dai lavoratori interessati: il rinnovo del contratto che regolamenta le condizioni di tutti coloro che lavorano in appalto nelle filiali e nei magazzini della multinazionale statunitense di spedizioni e servizi logistici”.
Dopo il primo accordo quadro del 2020, scaduto da molti mesi, i sindacati hanno portato avanti una trattativa per chiedere ad Ups di rinnovare l'accordo “ma l'azienda si è dimostrata indisponibile alle richieste sindacali.
Buona l’adesione ovunque – proseguono –, con risultati veramente importanti (fino al 98%) in Lazio, Emilia Romagna, Toscana e Campania. In alcuni casi la partecipazione è andata anche oltre il perimetro della categoria, come a Bologna dove, insieme alla Filt Cgil, gli autisti e i facchini in appalto della filiale di Calderara di Reno hanno scioperato facendo la loro parte in questa vertenza nazionale”.
I sindacati quindi concludono: “È ora che Ups riapra il confronto per rinnovare l’accordo integrativo scaduto da due anni, a partire dalle disponibilità dichiarate dall’azienda stessa”.






















