Conferenza stampa lunedì 11 dicembre dei segretari generali di Fiom Cgil (Michele De Palma), Fim Cisl (Roberto Benaglia) e Uilm Uil (Rocco Palombella) sulla situazione delle Acciaierie d’Italia. L’appuntamento è alle ore 11 a Roma, davanti a Palazzo Chigi.

“Dopo l’ennesimo rinvio dell’assemblea dei soci di Acciaierie d’Italia ancora non si conoscono le sorti della più importante azienda siderurgica italiana”, spiegano i sindacati: “Il destino di 20 mila lavoratori è nelle mani di una situazione bloccata causata da ArcelorMittal che non sembra intenzionata a mettere le risorse di propria competenza necessarie per continuare a mantenere in vita l’ex Ilva”.

Per le tre sigle metalmeccaniche “la più grande azienda siderurgica italiana, vitale per molte altre filiere produttive, rischia il tracollo produttivo e il disastro occupazionale. Noi vogliamo continuare a batterci per evitare tutto ciò”.

Fiom, Fim e Uil ritengono che “il governo non può essere ostaggio di ArcelorMittal. È giunto il tempo di cambiare la gestione di Acciaierie d’Italia e che il governo, con un provvedimento d’urgenza, debba acquisire il controllo dell’azienda, rimuovere gli ostacoli, garantire produzione, sicurezza e ripresa degli investimenti, individuando partner e soluzioni industriali nuove”.

I sindacati così concludono: “Fiom, Fim e Uilm continuano a essere in campo con tutte le proprie forze per non rassegnarsi allo spegnimento di Taranto e di tutti gli altri stabilimenti di Acciaierie d'Italia e per negoziare un nuovo futuro per i lavoratori del gruppo”.