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“Abbiamo provato, in questi ultimi mesi, a far ragionare i vertici di E-Distribuzione su quanto sia importante consolidare la presenza sul territorio della società attraverso uno straordinario investimento occupazionale”, lo affermano le segreterie nazionali di Filctem, Flaei, Uiltec, dopo il fallimento in sede ministeriale del tentativo di trovare una conciliazione con l’Azienda, “non solo per sanare gli annosi problemi di mancanza degli organici – continuano - che costringono i lavoratori a sostenere carichi di lavoro insopportabili, ma anche per spronare l’azienda del gruppo Enel ad affrontare, con le necessarie competenze, la sfida imposta dalla transizione energetica e dalla digitalizzazione che vedrà nella rete di distribuzione nazionale l’infrastruttura più importante del Paese”. “Assunzioni -aggiungono i sindacati - assolutamente necessarie che permetterebbero, infine, di sviluppare tutti gli investimenti previsti dall’Impresa e aiuterebbero in modo concreto il sistema paese in questo difficile momento di crisi”.
Proprio per queste ragioni le organizzazioni sindacali ritengono miopi e inaccettabili le proposte avanzate dall’azienda e ne spiegano le ragioni. Esternalizzare attività “core” dell’Area della Distribuzione, come le manovre di esercizio sulla rete elettrica di media tensione, significherebbe privarsi delle competenze e delle professionalità che sono infatti cruciali per rendere concreti e ben indirizzati gli investimenti necessari all’adeguamento della rete elettrica nazionale. Indebolire la reperibilità, dovuta all’estensione gli ambiti di intervento sarebbe controproducente. Al contrario l’organizzazione della reperibilità operativa e tecnica nel territorio andrebbe rafforzata, con maggiore personale, per far fronte ad un numero di guasti sempre maggiore e imprevedibile, rispetto ai quali, la stessa società, è incorsa negli ultimi anni nel pagamento di ingenti penali. Infine sarebbe sbagliata la decisione di introdurre un regime di orari sfalsati per il personale che opera nel territorio, peserebbe ulteriormente sui carichi di lavoro invece di rinforzare, con un adeguato numero di assunzioni operative e tecniche, un’attività che è oggettivamente sovra caricata.
Enel Distribuzione, ha replicato alle obiezioni dei sindacati con la chiusura ad ogni tentativo di conciliazione, per tanto Filctem Cgil, Flaei Cisl, Uiltec Uil hanno proclamato lo sciopero generale per i lavoratori della distribuzione di Enel che sarà precedeto da 30 giorni (dal 23 ottobre al 21 novembre) di fermo dello straordinario programmato e 4 ore di sciopero con manifestazione davanti a tutte le sedi Enel o alle prefetture d’Italia il 19 novembre.