Sarà uno sciopero di quelli che Amazon non ha mai visto. Non solo gli addetti della logistica, diretti e indiretti. Non solo magazzinieri e driver, ma anche tutto quell'esercito di manodopera che il colosso dell'e-commerce assume attraverso contratti di somministrazione.

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Ad aderire allo stop nazionale e unitario indetto dalle categorie dei trasporti di Cgil, Cisl e Uil arrivano, infatti, anche le sigle che rappresentano il lavoro atipico: Felsa Cisl, Nidil Cgil e Uiltemp Uil. Cresce il numero di quanti incroceranno le braccia e crescono anche le rivendicazioni a cui adesso si aggiungono: continuità occupazionale e stop al turn over esasperato, parità di trattamento e la richiesta di trovare una soluzione ai problemi abitativi con la partecipazione di Amazon. 

L'obiettivo comune è dare dignità al lavoro. E per la prima volta al mondo questo sarà davvero uno sciopero che unirà tutti. Con buona pace del multimiliardario Jeff Bezos perché se a Seattle il motto è "Work hard, have fun, make history", stavolta per fare la storia bisognerà scioperare duro.